Dei dati più accurati per brand più informati in un quadro di regolamentazione che garantisce una maggiore protezione per i consumatori, vi suona come una chimera? Una realtà, piuttosto.
È ciò che ci offrono oggi i dati di pagamento, il cui valore non è minimamente comparabile a quello dei dati tradizionali.
Fino ad ora, nell’orbita delle banche, l’accesso ai dati di pagamento è stato aperto dalla PSD2, con la legge quadro di Gennaio 2018, nel cuore di una regolamentazione chiara ed esigente.
Tali dati, che collegano il consumatore ad un atto d’acquisto concreto e non ad una supposizione (come ad esempio il footfall, o i dati wifi nei centri commerciali), aprono altresì la via ad una relazione di maggiore qualità tra le insegne e le loro comunità. I dati di pagamento diventano dunque un autentico fattore chiave di successo per i brand al giorno d’oggi. Che sia attraverso l’analisi dei comportamenti d’acquisto, la migliore identificazione del consumatore o le differenti leve attuabili attraverso tali dati, diventa cruciale che il retail entri a far parte dell’era del data-driven: i dati di pagamento sono la chiave per accedervi.
Di seguito le 3 forze dei dati di pagamento, soprattutto in rapporto ai dati personali tradizionali, nel mondo del retail.
1. Una migliore relazione tra consumatori e brand
Fornendo ai brand degli insights e dei segmenti ben precisi, i dati di pagamento sono la chiave di volta per una migliore presa di decisioni rispetto all’attivazione di azioni destinate ai consumatori, che si vedono meglio targetizzati e ricompensati che in passato.
2. Una migliore analisi del comportamento d’acquisto e una segmentazione più accurata del consumatore
- Di arricchire i dati forniti dai consumatori per proporgli dei brand pertinenti e generare cifra d’affari incrementale;
- Di avere un migliore CRM per l’ingaggio del consumatore;
- Di conoscere il tasso di penetrazione dei siti e-commerce su certi segmenti clienti;
- Di prevedere il tasso di abbandono o il prossimo acquisto.
La conoscenza del consumatore così dettagliata rispetto ai brand permette di trasmettere il giusto messaggio, al giusto momento, alla giusta persona grazie ad una segmentazione che altre fonti dati non permettono di raggiungere.
3. Un impatto positivo sulle vendite
- Valutando gli “hot spots”, vale a dire le zone più frequentate all’interno di uno shopping hub, e adattando la localizzazione del vostro futuro punto vendita o il posizionamento dei prodotti nel vostro punto vendita in funzione della loro attrattività;
- Definendo dei programmi fedeltà adattati alla vostra clientela: cashback, promozioni, personal shopper, prodotti in offerta, lotterie, rimborso di servizi complementari (es. parcheggio), eventi…le possibilità sono infinite!